A inventare la bicicletta è stato un barone prussiano nel 1817. Ancora dopo 200 anni ne nascono sempre di nuove, sempre più green, che spesso mescolano, tecnologia, artigianato e gusto del bello. Come le CarrerBikes.

La bicicletta oggi è simbolo di sostenibilità ambientale e veicolo sinonimo di eleganza di vita e di pensiero” Beba Marsano

La prima bicicletta, la «Laufmaschine» – macchina per correre – uscì di casa sotto il braccio del barone von Sauerbronn il 12 giugno 1817 a Mannheim (Germania). Era di legno, telaio e resto, aveva un timone al posto del manubrio, e mancava di pedali. Il barone si lanciò fuori città e pare percorse sette chilometri. Bizzarro inventore, pare avesse ideato quell’anti cavallo dopo il drammatico cambiamento climatico accaduto l’anno prima. L’esplosione del vulcano Tambora in Indonesia nel 1815 (il più violento della storia) aveva portato un’estate senza sole, scarsi raccolti e cereali triplicati di prezzo che non bastavano a sfamare gli uomini e figuriamoci i cavalli. Anche se un disegno di macchina a due ruote c’è nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (del XV secolo), von Sauerbronn è considerato il papà della bicicletta. Ma come si è evoluta la bicicletta in questi duecento anni?

Quel mezzo bizzarro ha continuato ad interessare un po’ tutti e un po’ in tutta Europa. Alla prima «draisina» furono aggiunti nel tempo e nell’ordine tutti i componenti: poggiapiedi, pedali, catena, pneumatici e camere d’aria. Fino alle biciclette sempre più green, tecnologiche, sofisticate e smart di oggi. Cambiamento dopo cambiamento, la bicicletta si è perfezionata, non perdendo mai il suo smalto e oggi gode di ottima salute, lo dimostrano tanti fattori, a partire dal revival vertiginoso degli ultimi anni e dall’abbondare di Festival, eventi, gare e nuove produzioni. Non da ultimo l’attenzione delle istituzioni a creare piste ciclabili sempre più sicure e belle che dilettano i ciclisti professionisti e quelli della domenica, per i quali il mezzo a due ruote è quello migliore per godere paesaggio e affetti.

Negli ultimi anni si assiste poi ad un interesse mondiale per la produzione di nuove biciclette. Le aziende affermate e leader di mercato, i semplici appassionati o le piccole imprese ne producono di nuove senza sosta. Alcune vivono a lungo ed entrano nella storia, altre rimangono esercizi di stile, altre ancora conquistano spazi e attenzione perché hanno “qualcosa di dire”. E sempre più sono le produzioni artigiane, i pezzi unici, le biciclette in materiali green. E così, nell’onda di questo entusiasmo dilagante per le due ruote, con la volontà di sperimentare qualcosa di diverso ma con radici profonde nella storia, sono nate le CarrerBikes; biciclette che seguono le conquiste della tecnologia e recuperano nel telaio il legno, materiale vivo che regala morbide pedalate e assorbe le vibrazioni della strada.

Il 12 giugno è quindi anche il compleanno delle CarrerBikes. Lunga vita alla bicicletta!


Per l’approfondimento della storia della bicicletta segnaliamo due interessanti articoli di Beba Marsani e Lisa Bartali, nipote del grande Gino.