Chi sono i gentleman del XXI secolo? Da cosa è composto il loro guardaroba? Che oggetti schelgono nelle loro giornate? L’eleganza non è tramontata e di stile c’è bisogno.


Nell’educare l’eleganza è fondamentale quanto il carisma. P. Crepet

La parola “gentleman” evoca atmosfere e oggetti d’altri tempi, legati ad un precisa figura dalle belle maniere, vestita di monocoli e orologi da taschino. Gentleman è anche un noto mensile, tutt’altro che atavico, ma moderno manuale “per gli uomini che amano la vita”. Abbondano sugli scaffali reali e virtuali prontuari di bon ton, attuali galatei, riviste di stile ed eleganza. Come a voler sottolineare che dei gentleman c’è bisogno, e anche di definizioni.

I galatei del XXI secolo si sono ammodernati e per stare al passo con i tempi non spiegano più come salire in carrozza e levare il cilindro ma come usare emoticon e selfie.

L’eleganza è innata.

Pare che, come scrisse qualche tempo fa Franca Sozzani «avere personalità aiuta nel trovare un proprio stile e sembrare anche eleganti agli occhi dei più.» Avere personalità significa avere buon gusto, cultura e la capacità di riconoscere una certa “bellezza sempiterna” negli oggetti. Chi è elegante non si lascia trasportare dalle correnti modaiole, sceglie, parlando ad esempio di abiti, quello che meglio rispecchia la propria forma fisica, il proprio lavoro e la propria personalità.

La giusta misura (il gentleman non alza il tono della voce).

L’eleganza è sempre sinonimo di discrezione, di cose dette con pacatezza e mai urlate, di gesti misurati e non eclatanti, di misura e non ostentazione. Più che la marca di abiti esibita a caratteri cubitali è il trionfo della discrezione e la qualità degli abiti, che si riconoscono al tatto più che per il brand. L’eleganza è soprattutto un modo di essere, come scrisse Arturo Graff “appare di fuori ma non è mai perfetta se non proviene primariamente da dentro”. Ovvero, la sostanza conta più dell’apparenza.

L’importanza della qualità.

Lo stile del gentleman è senza tempo. Si circonda di oggetti belli, dagli abiti alle auto, dai gioielli alle biciclette, oggetti che non hanno bisogno di essere rinnovati spesso, soppiantati ad ogni stagione. Oggetti che quando è possibile si tramandano perché la qualità li salva dal degrado e l’uso talvolta ne accresce il valore. Anche gli abiti, oggetti temporanei per eccellenza, se non seguono troppo la moda e non sono troppo appariscenti ma puntano alla qualità, possono durare a lungo ed essere svecchiati con degli accessori. Anch’essi appariranno senza tempo.

Il tempo, che sembra corrodere ogni cosa, non riesce a scalfire ciò che veramente è di valore, anzi, aggiunge importanza agli oggetti e li salva dall’oblio.

Approfondimenti

J. Bridges, “Il perfetto gentleman. Consigli pratici dettati dal buon senso, dall’eleganza e dalla cortesia”

Lombardini Pranzetti – D’Andrea, “Uomo e gentiluomo ovvero il manuale pratico del perfetto gentleman”