Per chi ama davvero il biking ecco alcuni spunti interessanti per una gita in Piemonte: la regione d’Italia che consacra e immortala la bicicletta in un itinerario ricco di storia e paesaggi che sembrano creati per pedalare.

“Coppi scavalca montagne su montagne niente altro che col battito del cuore.” Dino Buzzati

I veri cultori e appassionati di due ruote non possono non conoscere quello che viene a giusta ragione definito il Triangolo dei Musei del ciclismo: tre note località piemontesi che hanno storie e radici profonde nella cultura della pedalata, Novi Ligure, Castellania e Alessandria, città che hanno dedicato musei a questa passione e che, volendo possono essere visitate in sella alle due ruote.

@photo: Bettini Didier

Siete appassionati di biciclette? Non perdetevi allora una gita in Piemonte. Città come Novi Ligure, Castellania e Alessandria hanno storie e radici profonde nella cultura della pedalata. Non solo hanno dedicato musei a questa passione, ma possono essere visitate in sella alle due ruote.

Il nostro itinerario parte dal Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, luogo che rende omaggio ai ciclisti – Girandengo e Coppi in primis – che hanno fatto la storia di questo sport in Italia, quando un intero paese si fermava per seguire le loro gesta dal vivo e sui primi televisori che pochi fortunati possedevano e che spesso venivano condivisi con tutti per aggregazione sociale, in compagnia e concedendo una pausa alle attività quotidiane. L’Italia si paralizzava per seguire gli inseguimenti di Coppi e Bartali, proprio come oggi si seguono i Mondiali di Calcio, perché nel Dopoguerra il vero sport nazionale era il ciclismo.

Per l’aver dato i natali a grandi campioni delle due ruote, su tutti Costante Girandengo, Novi Ligure ha aperto i battenti del Museo dei Campionissimi nel 2003 nel cuore del centro storico, dove sono esposte biciclette atte a mostrare l’evoluzione del mezzo ma anche le storie dei campioni e dei loro mezzi: dalla Maino di Girardengo alle Bianchi di Coppi, al “diavolo rosso” di Giovanni Gerbi, le Legnano di Bartali, fino alle biciclette più “moderne” usate da campioni del calibro di Pantani, Moser e Cipollini.

La seconda tappa del nostro viaggio alla scoperta della storia della bicicletta passa per Castellania, città natale di Fausto Coppi che, grazie al paesaggio tipico dei Colli Tortonesi, offre itinerari interessanti e ricchi di fascino tra filari di viti e coltivazioni di fragole e ciliegie. Castellania, la capitale morale del ciclismo mondiale, è un museo a cielo aperto con suggestive grandi immagini  che, in ogni angolo del piccolo borgo antico, rendono omaggio al suo cittadino più famoso.

A Castellania è possibile visitare – per gli appassionati di ciclismo una sorta di Mecca – Casa Coppi dove vengono conservati i ricordi del Campione sin da quand’era ragazzo e raccontandone la storia e le imprese non solo come sportivo ma che come uomo. Il ricordo della città per il suo idolo si rinnova ogni anno con due appuntamenti di grandissimo richiamo: la Santa Messa del 2 gennaio in suffragio di Fausto Coppi e la ciclostorica “La Mitica” che si tiene l’ultima domenica di giugno.

@photo: Bettini Didier